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MERISTEMA 2010 – Comunicato stampa

Meristema 2010 – Comunicato stampa

Si ripete, anche nel 2010 MERISTEMA, l’evento annuale organizzato dai Giardini Ravino, che, nella cornice di un parco botanico tropical-mediterraneo, allestiscono una mostra-mercato di piante succulente rare, contestualmente a un convegno, che quest’anno avrà come titolo Forma e metamorfosi: la trama creatrice della vita. La botanica secondo Goethe

<<Solo ora comincio a vivere!>>, scrive nel suo Diario al suo arrivo a Roma Wolfgang Goethe, in quel Viaggio in Italia (1786-’87) che fu il grande evento della sua vita. L’Italia gli offriva tutto ciò che desiderava e anche quello che non sapeva di desiderare. E la rivelazione che Goethe ebbe nel nostro paese fu soprattutto quella della natura: i suoi interessi scientifici trovarono spunti di osservazione, riflessione e studio ed ebbe l’intuizione della “pianta-archetipo”, oggetto principale del convegno di MERISTEMA 2010.

Infatti Goethe non fu solo l’immenso poeta e scrittore che tutti conosciamo, ma anche un singolare uomo di scienza, armato di una credenza unificatrice tra  le diverse discipline: la necessità di porsi al di sopra delle cose per poter gettare uno sguardo unitario sulla totalità.

E lo spettacolo dall’alto delle leggi della natura, per Goethe, sollecita anche l’anima a trovare in sé stessa l’imperativo dell’azione al servizio degli altri, legando indissolubilmente la coscienza morale dell’individuo alla coscienza cosmica.

Si apre così un parallelo tra il pensiero di Goethe e quello di Kant, per il quale  solo le anime buone, scevre da interessi egoistici,  sono in grado di  cogliere davvero la bellezza della natura.      

E, a giudicare dalla capacità di apprezzamento che traluce da tutte le sue opere, le scientifiche come le letterarie, certo Goethe un’anima buona doveva esserlo davvero!

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MERISTEMA - Concetto

Nel 2010, ricorrono i 210 anni dalla pubblicazione di La Metamorfosi delle Piante di Wolfgang Goethe, il suo principale scritto di argomento botanico. Goethe, famosissimo come letterato, è meno noto come uomo di scienza; eppure egli stesso dichiara:

            L’influenza maggiore, dopo Shakespeare e Spinosa, mi è venuta da Linneo.

Ma Linneo, che classifica in generi e specie dividendo e suddividendo il mondo vegetale, affascina, ma non soddisfa la visione solistica di Goethe, che scrive:

            Mentre cercavo di assorbire le sue acute e geniali distinzioni, le sue leggi            esatte e pertinenti, ma spesso arbitrarie, una frattura si verificava in me: ciò           che egli si sforzava di tener distinto con la forza, doveva, per le esigenze più            profonde della mia natura, tendere a riunirsi.     

Da queste riflessioni e dalle osservazioni sul campo, nasce, nel 1790, il principale scritto di argomento botanico di Goethe, La metamorfosi delle piante, di cui celebriamo, con questa III edizione di Meristema,  i 210 anni dalla prima pubblicazione. 

Partiremo da un’introduzione generale alla figura di Johann Wolfgang Goethe intellettuale europeo, con la conferenza del prof. Bernhard Arnold Kruse, docente di letteratura tedesca presso l’Università della Basilicata.

Entreremo poi negli aspetti più scientifici del pensiero del grande letterato tedesco con l’intervento dell’ing. Francesco De Santis, massimo esperto di palme, anzi “palmologo” com’egli stesso ama definirsi, su La palma di Goethe: infatti, per l’elaborazione delle teorie botaniche di Goethe, è stata fondamentale l’osservazione di un antico esemplare di chamaerops humilis  presso l’Orto botanico di Padova, durante il suo Viaggio in Italia.

Approfondiremo il discorso sulle palme, grazie all’analisi del dott. Crescenzo Cecere, funzionario della Regione Campania, e del prof. Giuseppe Sollino, naturalista, sul grave problema fitosanitario che affligge queste piante, il Rhynchophorus ferrugineus, detto “punteruolo rosso”, un coleottero che infesta le palme, deponendovi le uova: le larve si cibano dei tessuti della pianta, fino a provocarne il collasso.

L’arch.  Filippo Lapadula, docente di Storia del paesaggio e del giardino presso la facoltà di architettura dell’Università “La Sapienza” di Roma, relatore tra i più apprezzati nelle passate edizioni di Meristema, parlerà de Il giardino di Goethe: già da giovane, il poeta tedesco anela alla contemplazione diretta della natura; con il suo trasferimento a Weimar può, come egli stesso afferma,

    

            cambiare l’aria di città e dei salotti con l’atmosfera di            campagna, dei

             boschi e dei giardini.

Incentivo immediato allo studio delle piante è costituito, per lui,  proprio dal giardino donatogli dal duca Carlo Augusto a Weimar, di cui il Goethe prende possesso il 21 aprile 1776. Da allora in poi, il giardinaggio diviene una delle occupazioni preferite del poeta e i suoi lavori trovano frequente menzione nel suo Diario.

Le teorie di Goethe trovano un originale epigono in Rudolf Steiner. A partire dallo studio degli scritti del grande poeta tedesco, il filosofo austriaco elabora un completo sistema di pensiero, che coinvolge anche tutti gli aspetti della vita pratica: medicina, pedagogia, educazione fisica, espressione artistica, agricoltura, alimentazione. Questo sistema va sotto il nome di antroposofia: per parlarci di questo importante sviluppo dell’opera goethiana interverrà, con un intervento dal titolo “Da Goethe a Steiner”, Guglielmo De Rosa, psicologo e psicoterapeuta, fondatore a Napoli del centro culturale, “Il Melograno”, che, tra i suoi intenti, si propone di diffondere il pensiero steineriano e le pratiche ad esso collegate.

Tra gli sviluppi del pensiero steineriano, occupa una posizione primaria la medicina antroposofica, che rientra nelle terapie cosiddette alternative, o complementari, o non convenzionali. A parlare di questo argomento sarà il dott. Francesco Tirzi, medico di Roma, che pratica tanto la medicina antroposofica, quanto la medicina omeopatica.

Tra le discipline ispirate al pensiero di Rudolf Steiner si può annoverare anche l’agricoltura biodinamica, alla quale sarà dedicata l’intera giornata di domenica 25 aprile.

Scrive Goethe nel suo Viaggio in Italia, al ritorno di una gita da Capua:

      

            Solo in questa regione si può comprendere cosa sia la vegetazione e       perché si coltiva la terra. Il lino è prossimo alla fioritura. Il grano è alto una        spanna e mezza…. I campi sono lavorati con un´uniformità che ricorda le   aiuole dei giardini. Ovunque svettano pioppi cui si allacciano le viti, e          malgrado l´ombra, la terra produce frutti in quantità.

 

La dott. Silvia D’Ambra, agronoma impegnata sui temi della difesa ambientale della nostra isola, definita “splendente” da Goethe, che la osservava dalla costa campana, con la sua relazione dal titolo Conosci la terra dove fiorisco i limoni? ci offrirà una panoramica sul territorio e l’agricoltura ischitani, e sulle loro prospettive.

Seguirà la lunga relazione (quasi un minicorso) dal titolo I colori dell’agricoltura biodinamica di Carlo Noro, imprenditore agricolo biodinamico e produttore di preparati biodinamici per la coltivazione;  con la sua consulenza, Pasquale Cenatiempo ha avviato sull’isola un interessante esperimento di viticoltura e vinificazione biodinamica, i cui risultati si potranno degustare presso uno stand allestito nei Giardini Ravino in questi giorni di Meristema.


 

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